Antonio il social manager ci ha spiegato che due sono le cose fondamentali a cui nessun gruppo rock può rinunciare. La prima è ispirarsi ad una guida spirituale di qualche tipo (la nostra è Don Franco, ma ci stiamo ancora lavorando). La seconda sono i cambi di formazione.
I fan hanno bisogno di un po’ di (cito) “ciccia scandalistica”, che ha la sua principale origine nella creazione di (reali o presunti) “contrasti interni” ad un gruppo. L’idea migliore è quella di creare (o al limite simulare) una contrapposizione tra almeno due personalità forti, così che i fan possano parteggiare per l’uno o per l’altro, accalorarsi e, in conclusione, appassionarsi sanamente a quegli aspetti assolutamente avulsi dalla musica che sono il pane quotidiano del vero appassionato di musica.
Abbiamo lavorato a lungo su questi contrasti; per dare un segnale forte inizialmente avevamo pensato di aizzare il Barone contro Bardot, facendogli credere che quest’ultimo deridesse segretamente la sua costante mania di leggere il futuro negli escrementi depositati per strada dai piccioni. La cosa stava funzionando e sembrava davvero che ne sarebbe derivato uno scontro epico degno dei migliori tabloid, ma all’ultimo, proprio quando Bardot era già pronto per farne il suo personale punching-ball di (flaccida) carne, il Barone si è distratto osservando il volo d’amore di due farfalle Hypolimnas-bolina.
Fallito miseramente questo primo tentativo, Antonio si è concentrato su un contrasto più promettente, quello tra Mercalli e <OMISSIS>(1). Come tutti sanno, Mercalli, principale compositore e geniale mente de Le Cose, è un essere alquanto suscettibile, tendenzialmente egotico e insopportabilmente tronfio. Non è stato difficile quindi suggerire alle sue orecchie già alquanto prevenute e profondamente complottiste che <OMISSIS> stesse progettando un piano segreto per sostituirlo al basso con il Barone, con il fine segreto di creare tra i due profonda inimicizia; il (falso) piano prevedeva che alla fine <OMISSIS> avrebbe fatto da pacere, salvando il gruppo dalla dissoluzione e assumendo, grazie al difficile compito di mediatore che si era assunto, il ruolo di incontrastato leader del gruppo.
Il piano principale (che comprendeva al suo interno il falso piano) ha funzionato anche troppo bene. Mercalli, segretamente sempre più adirato, ha cominciato a creare difficoltà sempre maggiori a <OMISSIS> e la vita di <OMISSIS> all’interno della grande casa de Le Cose è diventata sempre più difficile. Il povero <OMISSIS> non riusciva a spiegarsi il comportamento di Mercalli, e alla fine ha fatto ricorso alla più antica delle strategie, da sempre usata dagli esseri umani in caso di grave difficoltà: è salito su un albero e non ne è più sceso. Oggi suona felicemente le percussioni in un gruppo di Turdidi.
Quando Mercalli si è reso conto del suo enorme errore oramai era troppo tardi. <OMISSIS>, ferito nel profondo del suo animo, non aveva più intenzione di ascoltare alcuna giustificazione. A poco è valsa la scure che Bardot ha prontamente imbracciato per abbattere l’albero, anche perché è stato immediatamente arrestato.
Il risultato finale è stato devastante. Le Cose sono rimaste per diverso tempo senza un batterista, e i fan, in forte apprensione, sono restati appesi per giorni e giorni all’angosciante filo dello scioglimento definitivo (comprando migliaia di copie della famigerata fanzine del gruppo, “The Things International”).
Poi, a salvare la situazione, è arrivata Berta, che ha aperto gloriosamente una nuova fase, successivamente denominata “Le Cose: Mark II”.
Ma questa è un’altra storia e si dovrà raccontare un’altra volta.
NOTE
(1) Per evitare azioni legali, Antonio ha imposto agli autori di questa pagina di non citare il nome dell’ex-membro de Le Cose in questione.
Speriamo che le cose vadano bene adesso. Ma niente concerti seminudi o video perversi? Il vostro manager è un pò all’antica? 😉
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Abbiamo chiesto a Andy Warhol se voleva farci da manager, ma non ha accettato. Dice che è morto.
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Allora provate con Basquiat, lui è sempre stato più simpatico 😉
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Uh, temo che il problema sia lo stesso…
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