Sono diversi anni che gli studiosi di musica lo-fi bresciana dei primi Novanta s’interrogano sull’identità del misterioso “Pezza”, anche detto Mustache Born Killer.
Le vicende legate alla sua figura sconfinano spesso e volentieri nel mito. Si dice per esempio che fin dall’asilo avesse messo su un giro di forniture illegali per sniffatori seriali di colla vinilica, organizzando esclusivi parties in un locale clandestino ospitato nelle casette di plastica del giardino; oppure che fosse a capo di una banda di terribili bikers in triciclo, denominata “I Puttini Infernali”.
Una rara immagine dei celebri baffi del “Pezza”
Un dato quasi certo riguarda invece le sue influenze. Si dice infatti che ogni suo atteggiamento e ogni sua azione avessero un solo ed unico modello. Ciò è desumibile con assoluta certezza dal suo famoso grido di battaglia, che echeggiava come un tuono, più volte durante il giorno e soprattutto durante la notte, sulla nota Strada Statale 235, ovvero:
“GIMMÓRRISO!”*
(*”Jim Morrison”, NdT)
Il noto cantante di Melbourne, FLA (ma pare di lontane origini roncadellesi) era infatti il suo punto di riferimento assoluto in fatto di vestiario, atteggiamento e alimentazione. Il “Pezza” si ispirava a lui in tutto, compresa la nota abitudine di mostrare costantemente in pubblico i propri organi genitali.
Sembra che fu proprio con questo fine che fondò, assieme al meno noto Mercalli, i Magnetica Deneb, divenendone il batterista, il chitarrista e, soprattutto, il cantante (“come Gimmòrriso”, appunto).
Per avere un’idea concreta delle sue doti vocali, il blog de Le Cose pubblica (per la prima volta online e in esclusiva per voi) “Clown”, seconda traccia e primo brano cantato dell’oscuro capolavoro di lo-fi bresciano “Febbraio” dei Magnetica Deneb. Buon ascolto!