Bardot, sosia di se stesso

Virat Kohli, in arte Bardot, oltre ad essere un famoso giocatore di cricket, è anche, come tutti sanno, il sassofonista de Le Cose. Meno noto è invece il fatto che ha un sosia, da cui si fa spesso sostituire durante gli impegni mondani, come pare sia avvenuto in occasione del recente concerto de Le Cose tenutosi a Roma il 5 aprile scorso.

La redazione di The Things International, insospettita da alcune palesi incongruenze fisiognomiche, ha indagato a fondo sulla questione. Ecco cosa ha scoperto.

Il sosia sarebbe un italiano, tale A. Filippini, o Filippotti, che Kohli avrebbe incontrato circa quindici anni fa a Bombay, in occasione di un party a cui era presente anche l’allora Presidente del Senato Marcello Pera. Sembra infatti che Filippotti, o Filippischi, facesse parte del suo staff.

Pare che Sonia Ghandi, entrando nella sala del ricevimento, abbia scambiato il suddetto Filippucci per il famoso sportivo indiano, chiedendogli lumi sul suo ultimo run. Filippini, imbarazzato, ha balbettato qualcosa sulla bontà del gin locale. La gaffe ha attirato l’attenzione del manager di Kohli, che ha deciso seduta stante di assoldare Filippetti come sosia ufficiale del grande giocatore.

Quando, nel 2016, Kohli ha deciso di proporsi come sassofonista de Le Cose, puntando fondamentalmente all’ampia risonanza internazionale che il ruolo gli avrebbe concesso, si è subito presentato un problema logistico, in quanto il giorno fisso delle prove del gruppo coincideva con il ritiro pre-partita.

In sintesi, sembra che in effetti Kohli non abbia mai veramente suonato con Le Cose, in quanto sempre sostituito dal suddetto Filippucci.

Dalla pubblicazione della sconvolgente notizia su The Things International, avvenuta martedì scorso, non sono ancora arrivati commenti, conferme o smentite da parte dello staff de Le Cose.

A breve il loro silenzio diverrà assordante, mentre l’indignazione dei fan cresce a dismisura. Come andrà a finire?

Stay tuned per ulteriori, sconvolgenti aggiornamenti!

1 Comment

  1. Sarà pure una teoria complottistica.. Ma è ormai risaputo, per questo al concerto non si sono fiondati tutti in massa a chiedergli l’autografo, come al solito, perché erano tutti nel dubbio che fosse il sosia.. E anche perché avevano terminato le mazze da cricket da far autografare.

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