Come non si registra un disco / 2

Istanbul, Studio Circus

Venerdì 10 settembre 2021

Arrivati ieri da Amsterdam alle dieci e mezza passate, il volo ha ritardato ma non troppo. Stasera abbiamo la prima session nel nuovo studio. È piccolo per i nostri standard, ma contando che nella prima settima abbiamo buttato il budget di quasi un mese di lavoro, mi sembra un cambiamento saggio.

Abbiamo viaggiato in economy, noi. Loro in business class. Marelli è stato impacchettato e spedito l’altro ieri, non credo fosse in grado di camminare da solo.

L’idea era che Istanbul potesse ispirarli, con la sua atmosfera di Las Vegas decaduta versione Impero Bizantino.

Sabato 11 settembre 2021

Incredibile ma vero, alle 22 erano tutti in studio. Mercalli era su di giri, ha cominciato subito ad apostrofare tutti affinché si sbrigassero. Il Barone ha iniziato subito a fare resistenza. Beghe tra ego incomprensibilmente smisurati.

Marelli era stranamente allegro. Aveva un cazzo di sorriso stampato in faccia, privo di qualsiasi spiegazione logica. Ad un certo punto si è avvicinato al Barone e gli ha sussurrato qualcosa all’orecchio e sono scoppiati a ridere…

Ma cosa cazzo sto scrivendo? Penso davvero che tutto questo possa avere anche una minima rilevanza? Comunque.

Dopo quasi un ora abbiamo fatto una prima prova di registrazione di una nuova versione di quello che dovrebbe essere il primo brano del nuovo disco, il solito dariomarelli. A neanche 5 minuti dall’inizio, il Barone si era avvolto i cavi di un paio di microfoni attorno una gamba, non so come. Ce ne sono voluti 15 per districarlo. Andropompo era esasperato, non vedeva l’ora di scatenarsi un po’ e le cose stavano andando per le lunghe.

Alla fine hanno fatto tre take del brano, una peggio dell’altra. Ma era impossibile tirare fuori qualcosa di meglio ormai. Hanno continuato a fare un po’ di casino per un’altra oretta, per riempire il tempo di studio per cui avevamo pagato, e sono andati via.

Sono rimasto per un altro paio d’ore, per tentare di tirare fuori qualcosa di decente, provando a montare i pezzi “migliori” delle tre take, ma niente. Verso le due e mezza sono tornato in albergo.

Domenica 12 settembre 2021

Giorno di immeritato riposo. Istanbul è troppo bella per il mio pessimo umore. Me ne sono stato tutto il giorno in camera, a guardare documentari sugli ikebana e la vita sessuale delle lontre.

Lunedì 13 settembre 2021

Alle sei e mezza di stamattina mi arriva la telefonata: il gruppo vuole essere in studio per le nove. Teste di cazzo.

Arrivo in studio puntualissimo e trovo già Mercalli, Bardot e Andropompo freschi come rose e super operativi. Si mettono a provare e suonano splendidamente. Sono sconcertato. Mi dicono di registrare e alla mia obiezione che sarebbe utile attendere gli altri Mercalli comincia a prendermi a parolacce.

Alle dieci meno un quarto si unisce Marelli. È evidente che non ha dormito, ma ha ancora lo stesso sorriso di sabato stampato in faccia. Il Barone invece non si vede. Ad un certo punto chiedo delucidazioni. “Il Barone è stato rapito dagli alieni”, mi informa Bardot, “ma dovrebbero avere quasi finito con lui, arriverà a breve”. Lo guardo male.

Effettivamente dopo mezz’ora arriva. Ha una pessima cera, è pallidissimo, spettinato e sembra sconvolto nel profondo. “È stato orribile”, mormora piano. Gli danno un orzo caldo. Poi si prepara e riprendono a suonare.

All’inizio sembra funzionare; archiviata la registrazione di dariomarelli (sicuramente da scartare, ma in quel momento non era il caso di dirlo), l’idea è quella di portare a casa una versione decente del secondo brano, ilbarone.

Parte Marelli, riffetto delicato, poi entra il Barone e si incrociano, poi la sezione ritmica… Fermo tutto. Ci sono le premesse per cominciare a fare le cose sul serio, per cui mi accingo a dare qualche suggerimento tecnico, per migliorare la performance. Con furia improvvisa e inattesa, Mercalli comincia a urlare. Non ricordo tutto quello che mi ha detto, ma aveva a che fare con qualche fantasioso uso delle aste per i microfoni. Ovviamente me ne sono andato. Ho camminato per una mezz’ora a caso, poi ho trovato un posto ancora aperto e mi sono sfondato di lokum.

Martedì 14 settembre

Stamattina alle 10 mi è arrivata una telefonata e mi hanno detto che sono licenziato. Devo confessare che è stato un sollievo, ma è durato poco.

Come se niente fosse, dopo mezz’ora mi arriva una seconda telefonata: è il produttore, che mi dice di preparare i bagagli , perché all’ora di pranzo si parte per Tallin.

Come amava dire Lester Bangs: Fanculo!

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